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In che modo i patologi forensi possono fornire un contributo nella gestione dei sinistri caso morte

Marzo 2024

Comprendere l'ambito di applicazione

Questo viaggio inizia con la comprensione dello scopo - e dei limiti - del ruolo del patologo nelle indagini su una morte sospetta o misteriosa. I patologi forensi lavorano a stretto contatto con le forze dell'ordine e i medici legali per raccogliere ed esaminare le prove relative alle indagini, utilizzando una formazione specialistica in settori quali tossicologia e balistica e analizzando prove di tracce, solitamente non visibili a occhio nudo, o prove biologiche come sangue, saliva o sudore.

Durante un'autopsia i patologi forensi raccolgono, esaminano e conservano le prove per determinare i fattori che hanno contribuito alla morte di una persona. Possono anche aiutare ad identificare il corpo utilizzando tecniche come l'esame delle impronte dentarie, delle impronte digitali e del DNA. Le loro analisi possono aiutare gli assicuratori e i funzionari delle forze dell’ordine a districarsi tra i complessi casi di morte.

La scienza forense è impressionante ma imperfetta. A differenza delle popolari rappresentazioni hollywoodiane nei film gialli e nelle fiction poliziesche come "CSI: Crime Scene Investigation", questi medici detective non sempre riescono a catturare il criminale o a giungere a conclusioni chiare sull'esistenza di un crimine. I patologi forensi devono basarsi su prove fisiche che non sempre sono disponibili o sufficienti. Inoltre, durante le indagini, devono farsi strada tra complesse considerazioni tecniche, legali ed etiche che talvolta impediscono loro di ottenere risultati rapidi o definitivi.

In effetti, le indagini sui decessi sospetti possono protrarsi a lungo e questo, a volte, può essere frustrante per gli assicuratori che cercano di valutare tempestivamente se un sinistro sia indennizzabile o meno. È importante sottolineare che gli assicuratori possono basarsi anche su altre prove per valutare i sinistri per morte complessa, tra cui: le cartelle cliniche, le dichiarazioni dei testimoni, i rapporti di polizia e qualsiasi altra documentazione relativa alle circostanze dell’evento.

In che modo le intuizioni della scienza forense possono aiutare le indagini sui sinistri

Alla luce di questi limiti, quando è opportuno che i liquidatori dei sinistri si rivolgano alla scienza forense? I patologi forensi svolgono un ruolo importante nella distinzione tra morti naturali, accidentali e intenzionali in cinque aree principali:

1. Morti sospette

Nei casi in cui una morte sia ritenuta sospetta, un patologo forense condurrà un'autopsia approfondita per determinare la causa e le modalità del decesso. Nella maggior parte dei paesi, leggi specifiche vietano il pagamento di una prestazione assicurativa alla persona che ha causato l'evento attraverso un'attività criminale. Quando il beneficiario di una polizza viene identificato come potenziale sospetto in un caso di omicidio, è indispensabile che l'assicuratore ne sia a conoscenza per garantire il corretto pagamento delle garanzie.

2. Morti accidentali

Negli incidenti in cui le circostanze sono poco chiare o controverse, un patologo forense può essere chiamato a valutare le lesioni subite dal deceduto per determinare se sia stato l'incidente a causarne la morte o se invece ci siano altre possibili cause, come malattie, suicidio o omicidio. Questo può aiutare le Compagnie Assicurative a valutare la validità di una richiesta di risarcimento per una polizza di morte accidentale, in cui la prestazione diventa erogabile solo se la causa del decesso è accidentale (come definito in polizza) e indipendente da qualsiasi altra causa.

3. Decessi dovuti a possibili condizioni patologiche preesistenti

Se un decesso è dovuto a una condizione patologica sottostante, un patologo forense è in grado di determinare le circostanze in cui tale condizione ha contribuito al verificarsi dell’evento. Dal punto di vista assicurativo questa può essere una considerazione importante, soprattutto se si dimostra che la suddetta condizione esisteva, ed era nota all'assicurato, prima dell'inizio della copertura assicurativa.

4. Sospetti suicidi

Alcune polizze assicurative, come quelle per morte accidentale, prevedono una specifica esclusione del suicidio, mentre altre polizze vita possono escludere il suicidio come causa di morte nel primo anno o nei primi due anni di durata della polizza. Non è sempre chiaro se una morte autoinflitta sia stata intenzionale o accidentale, per cui i risultati di un patologo forense sulla causa precisa del decesso possono fornire prove essenziali al fine di considerare la richiesta di risarcimento.

5. Decesso derivante da abuso di droghe e alcool

Alcune polizze assicurative escludono il pagamento della prestazione nel caso in cui l'evento che ha causato il decesso sia dovuto all'assunzione di droghe o alcol da parte dell'assicurato. L'eventuale presenza di droghe o alcol nel corpo del deceduto può essere normalmente determinata dal referto dell'analisi tossicologica. Ciò che può essere più difficile da stabilire, tuttavia, è se le droghe o l'alcol abbiano avuto un ruolo determinante nel causare la morte dell’assicurato. Il decesso si sarebbe verificato comunque, senza l'uso di droghe o alcol? In questo scenario, l'analisi di un patologo forense è fondamentale nel processo di accertamento delle cause del decesso.

Esempi

Sinistro derivante da caduta sospetta

Un uomo è stato trovato morto sul marciapiede, sotto un grattacielo. L'ipotesi iniziale era che si trattasse di un tragico incidente. Tuttavia, a causa della natura delle lesioni e delle incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni, è stato chiamato un patologo forense per effettuare un'autopsia. Il patologo ha riscontrato fratture multiple, incompatibili con una semplice caduta e segni di lotta sul corpo. Attraverso un esame meticoloso e l'analisi di esperti, il patologo forense ha concluso che non si trattava di morte accidentale, bensì di omicidio.

Causa di morte sconosciuta

Un uomo di mezza età è stato trovato senza vita nella sua abitazione. Si è sospettato un suicidio, poiché la famiglia ha indicato che soffriva di depressione da molti anni e che usciva raramente di casa. Durante l'autopsia, il patologo forense ha notato una particolare tipologia di lividi sul corpo e ha condotto un'analisi dettagliata per determinarne l'origine. L'esame tossicologico non ha rivelato la presenza di droghe, alcol o veleni nel corpo che potessero far sospettare il suicidio. Le analisi del sangue e dei tessuti hanno rivelato che il deceduto era affetto da mieloma multiplo in stadio avanzato, il che spiegava la presenza di lividi. A causa del suo stile di vita solitario, non si era rivolto al medico per i suoi sintomi.

Annegamento accidentale

Una giovane donna è stata trovata morta in un lago dopo una giornata di attività ricreative in acqua. Inizialmente la causa del decesso era stata attribuita all’annegamento, ma le testimonianze contrastanti e le ferite insolite, hanno portato a richiedere l’intervento di un patologo forense per approfondire l’indagine. Il patologo ha scoperto sul corpo della donna deceduta segni compatibili con una lotta. Combinando queste prove con i risultati dell'esame tossicologico, che hanno rivelato alti livelli di una sostanza sedativa, il patologo ha stabilito che la donna era stata drogata prima di essere vittima di un omicidio, escludendo, quindi, l'annegamento accidentale.

Questi casi di studio illustrano il ruolo fondamentale dei patologi forensi nel determinare la natura della morte e nel distinguere tra morti naturali, accidentali e intenzionali. La loro esperienza nell'esaminare il cadavere e nell'interpretare le prove fisiche rinvenute sul corpo e sulla scena in cui è avvenuto il decesso è essenziale per far emergere la verità che si cela dietro a casi di morte complessi.

Per saperne di più

Podcast iconPODCAST: I patologi forensi esercitano una professione poco conosciuta ma essenziale. Per saperne di più su cosa significhi lavorare fianco a fianco con la morte, sintonizzatevi sul Podcast di RGA Take10 Patologia forense con il professor Blumenthal.

Riferimenti

  • American Board of Pathology. (2021). Forensic Pathology. Retrieved from 
  • Byard, R. W., & Payne-James, J. (Eds.). (2014). Encyclopedia of Forensic and Legal Medicine (2nd ed.). Elsevier.
  • Jaiswal, A., & Debdas, A. (2013). Methodology of autopsy and study of findings in forensic autopsy. National Journal of Medical Research, 3(4), 337-340.
  • Shkrum, M. J., & Ramsay, D. A. (Eds.). (2016). Forensic Pathology of Trauma: Common Problems for the Pathologist. Springer.
  • Saukko, P., & Knight, B. (2015). Knight's Forensic Pathology (4th ed.). CRC Press.

 

Gayle Kanchanapume
Gayle Kanchanapume
Executive Director
Global Claims
Value Added Specialist
RGA Australia
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Gli infiniti modi di morire

Una conversazione sulla ricerca di risposte e su ciò che i morti possono rivelare ai vivi attraverso la patologia forense

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